OSPEDALE PSICHIATRICO DI TERAMO Storia della Sanità Locale
OSPEDALE PSICHIATRICO DI TERAMOStoria della Sanità Locale

LUGLIO 1881

di Fabrizio Primoli

 

Nel 1878 fu nominato alla guida della Congregazione di carità, da cui dipendeva come si è detto l'Ospizio di Sant'Antonio Abate, Berardo Costantini. Illustre e carismatica personalità, diverrà in seguito Sindaco di Teramo e tra il 1891 e il 1892 sarà anche promotore, fra l'altro, della prima delle due sostituzioni dell'orologio monumentale posto sulla Torre del Duomo teramano.

 

Per le aumentate esigenze di servizio dell'Ospizio, come si è detto in precedenza, nel tempo furono ampliati locali e realizzate altre strutture collegate al complesso di Porta Melatina. Il numero degli assistiti, difatti, era costantemente cresciuto rispetto all'eseguo gruppo di indigenti che fruiva delle attività nei primi anni dell'apertura.

 

Nel mese di luglio del 1881, un'intuizione di Berardo Costantini segnò una svolta nella storia dell'Ospizio: al piano terra di quella che in futuro diverrà la sezione femminile del Manicomio, la Congregazione di carità istituì una speciale Sezione dedicata all'assistenza esclusiva degli infermi aventi patologie di carattere mentale. Si poneva così il primo elemento di quello che poi sarà l'Ospedale Psichiatrico. Il Manicomio di Porta Melatina, in buona sostanza, nacque come una Sezione speciale dell'Ospizio Civile di Sant'Antonio Abate.

 

In quegli stessi anni, la scienza psichiatrica in Italia e nel resto del mondo registrò enormi progressi: a principi ispiratori di pura pietà cristiana si andarono progressivamente sostituendo studi, tecniche, perfezionamenti e anche figure professionali specifiche, basate sulla scienza dell'epoca e non soltanto sulla fede e sulla carità.

 

Queste rapide trasformazioni, nell'epoca delle rivoluzioni industriali e dei grandi cambiamenti nella società di fine ottocento, furono foriere anche di novità nelle casistiche trattate all'interno degli ospedali. Il concetto di malattia mentale, sino ad allora associato e interpretato alla luce di parametri religiosi, arrivò ad emergere dunque in maniera massiccia. Il numero degli degenti affetti da patologie di questo tipo, difatti, aumentò a dismisura, in maniera prima moderata e successivamente massiccia, tanto da determinare in Italia, come altrove, il fenomeno del grande internamento manicomiale fra la fine dell'ottocento e l'inizio del nuovo secolo.

 

Anche l'ospedale teramano, dunque, non sfuggì ai cambiamenti del tempo: la Congregazione di carità ritenne opportuno interrompere il flusso di cittadini costretti a trovare cure ed assistenza fuori dal territorio natale ed istituì, per l'appunto, la Sezione psichiatrica all'interno dell'Ospizio. Ancora oggi, una lapide in marmo posta in quella che fu la stanza riservata a tale Sezione ricorda l'evento:

 

 

 

 QUESTA SALA

 

FU LA PRIMA DEL MANICOMIO

 

CHE SI APRÌ

 

NELLA FINE DI LUGLIO MDCCCLXXXI

 

PRESIDENTE COSTANTINI

 

 

 

Lo stesso Berardo Costantini, nei primi anni di attività della nuova Sezione psichiatrica, attese alle funzioni mediche e di coordinamento organizzativo delle attività. Le suore, già da tempo in servizio nell'Ospizio, nonché il personale alle dipendenze dell'intero complesso ospedaliero, lo coadiuvarono nelle mansioni quotidiane. Questa situazione durò per circa dieci anni, al termine dei quali la Congregazione di carità ritenne opportuno indire un primo concorso per Direttore della Sezione psichiatrica.

L'Ospedale Sanatoriale

Ospedale Psichiatrico di Teramo

Sant'Antonio Abate

Via Aurelio Saliceti, 16

64100 Teramo

info@ospedalepsichiatrico.it

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