Il giorno 8 agosto 1934, poco dopo le ore 20, un paziente ricoverato presso l'Ospedale Psichiatrico di Teramo, eludendo la sorveglianza del personale, riuscì a scappare dalla struttura.
L'inserviente A.P., in servizio la sera dell'evasione, venne quindi punito dalla Direzione, il successivo 18 agosto, «con la multa di lire 1000 per il seguente motivo: mancanza di sorveglianza tale da permettere l'evasione di un malato».
A distanza di ben venticinque anni, la mattina del 24 novembre 1959, A.P. venne tuttavia riabilitato e, anzi, fu addirittura premiato con un passaggio di grado: gli fu notificata la nomina come «infermiere abilitato».
Il provvedimento, che auspicava che A.P. potesse continuare «a prestare la sua opera con zelo e diligenza come per il passato», recava la firma dell'On. Tommaso Sorgi, terz'ultimo presidente degli "Ospedali e istituti riuniti".
Le lettere che seguono sono tratte dal progetto Lettere dal Manicomio, curato dalla Facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università degli Studi di Teramo (ricerche di Annacarla Valeriano) e sono state esposte nella manifestazione Castelbasso 2011, rassegna culturale a cura della Fondazione Malvina Menegaz per le Arti e le Culture.