L'edificio di proprietà della ASL di Teramo, denominato ex Ospedale Psichiatrico di Sant'Antonio Abate, sito nel centro storico cittadino e attualmente in stato di completo abbandono, ha costituito oggetto d'analisi in sede di redazione della tesi di laurea presso la Facoltà di Architettura dell'Università di Chieti - Pescara "Gabriele D'Annunzio".

In questo momento di forte dibattito e di ampia discussione in merito al recupero della suddetta area, si è ritenuto opportuno rendere pubbliche le nostre proposte di intervento, sicuramente molto audaci e con qualche tratto anche provocatorio, tenuto comunque conto della relativa difficile attuazione ma di sicuro effetto e beneficio per l'intera comunità teramana e abruzzese.

Teramo è senz'altro una Città a carattere universitario, vissuta dagli studenti sia del luogo sia di fuori Comune e Regione. Alla luce di ciò, l'idea di base è innanzitutto quella di utilizzare la presenza dei giovani quale volano per rilanciare l'intera Città, per rilanciare il turismo, l'istruzione, l'economia e poterne trarre benefici, restituendo nel contempo quel prestigio che il Capoluogo ha ormai inesorabilmente perso da anni, essendo sceso all'ultimo posto tra le Province abruzzesi in termini di sviluppo universitario e di connessi servizi.

Le nostre proposte mirano essenzialmente a trasformare l'intera area in una cosiddetta Casa dello Studente, con annessi relativi servizi: dalla mensa, alla biblioteca, alle aule di studio, sino agli alloggi (rappresentati da ambienti confortevoli, moderni e funzionali che invoglino la popolazione giovanile ad avvicinarsi e trasferirsi in Città).

Esiste altresì la possibilità di riservare parte dell'edificio all'istituzione di un Museo della Psichiatria, costituendo questo una singolare iniziativa di interesse turistico e, al tempo stesso, il principale strumento per onorare e ricordare l'utilizzo della struttura nel corso dei secoli.